QUESTO FRAGILE INCANTO

di Lisa Guerrini

rosa

Sull’amore è stato già scritto tutto o quasi, il rischio di cadere nella ripetizione è dietro l’angolo. Per fortuna ci sono scrittrici come Lisa Guerrini che riescono a trattare l’amore in modo non scontato, affrontando temi attuali per l’universo femminile.

Questo Fragile Incanto parla d’amore, un amore travolgente. Ma alla base di questo amore c’è un desiderio proibito.

A raccontare in prima persona come è nato questo desiderio è Adele, la protagonista. Fin dalla prima pagina Adele scopre le sue carte, come in una lunga confessione. Descrive le sue emozioni senza filtri e senza giri di parole, con la sincerità di chi non ha più niente da perdere.

Adele vive a Bologna, è una donna che ha conosciuto il dolore e il rimpianto: dopo aver perso un figlio non voluto quando aveva 28 anni, non è più rimasta incinta. Questa mancata maternità l’ha condannata a sentirsi perennemente frustrata. Adele vive in bilico fra ciò che è stato e ciò che avrebbe potuto essere, schiacciata dal peso delle aspettative sociali che su una donna che ha superato i 40 si fanno sempre più pressanti. Adele si rifugia nel lavoro di scrittrice per bambini, praticamente un ossimoro per lei che si definisce “una che di bambini non sa nulla”. Dal punto di vista sentimentale la sua vita non è andata meglio, infatti anche il suo matrimonio è finito. Alla soglia dei 50 anni però sembra arrivato il momento del riscatto dalla solitudine e dai rimorsi: conosce Claudio, un uomo brillante e gentile, che ben presto le chiede di sposarla. Sembra una favola a lieto fine la sua, ma quello per Adele sarà solo l’inizio di un imprevisto e totale stravolgimento.

LA MAGIA E IL CAOS  

lettera

Nella relazione con Claudio, Adele crede di avere finalmente trovato la stabilità che cercava. Claudio la ama e la rispetta. Tuttavia questo nuovo capitolo della vita di Adele non sarà all’insegna della serenità, ma del caos. Qualcosa interviene a sovvertire l’ordine apparentemente perfetto delle cose.

Claudio ha un figlio, Davide, 17 anni, occhi magnetici e temperamento inquieto. Il loro incontro segna per Adele l’inizio di un progressivo e inesorabile smarrimento. L’autrice descrive con estrema sensibilità questo passaggio: il confine sottile fra l’affetto e l’attrazione, il contrasto tra l’aspirazione a  essere una buona moglie e la voglia malcelata di sentirsi viva, come quando era adolescente. Davide è un ragazzo introverso, appassionato di lettura, capace di gesti romantici come scrivere lettere d’amore o regalare una rosa. Più la narrazione procede più ci si accorge che in lui alberga un’anima d’altri tempi, che non appartiene alla sua generazione. Quello tra Adele e Davide è senza dubbio un colpo di fulmine, che tutto travolge. “Pensai che fosse la creatura più bella e perfetta che avessi mai visto in tutta la mia vita” dice Adele dopo aver visto Davide, ma aggiunge anche “E subito me ne vergognai e cercai di recuperare un po’ di autocontrollo, respirando lentamente”.

Il loro rapporto è fatto di sguardi, silenzi e gesti apparentemente innocui, una mano sfiorata, una parola detta sottovoce, che diventano piccoli terremoti interiori. E’ fatto di momenti sospesi, in cui il lettore sente crescere la tensione e non può fare a meno di chiedersi fin dove si spingeranno i protagonisti. Si percepisce la complicità e la magia che si crea in ogni loro incontro, mentre al città di Bologna fa da spettatrice affascinante, silenziosa e discreta. Un incanto che non può trasferirsi nel mondo reale, che si infrange contro la quotidianità.

Il loro amore diventerà anche fisico o rimarrà un incontro di anime fuori dal tempo? I due sembrano prigionieri dei loro ruoli e delle loro età anagrafiche così distanti, che rendono il loro sentimento inopportuno e scabroso.

NESSUN GIUDIZIO

bologna

Adele non cerca l’amore di Davide, eppure lo riconosce subito, come se quell’incontro fosse scritto nei loro destini. Percepisce la purezza di ciò che lui prova nei suoi confronti, senza compromessi né condizioni, ma sa anche che questo rovinerà per sempre il rapporto tra padre e figlio. Adele cerca in tutti i modi di rimanere sulla strada maestra e di evitare di abbandonarsi a ciò che sente, ma ci riuscirà?

L’autrice non giudica la sua protagonista. Ci mostra piuttosto quanto il desiderio possa diventare colpa, quanto le emozioni più autentiche possano nascere proprio oltre i confini consentiti dalla morale condivisa.

Guerrini riesce abilmente a dosare passaggi di pura introspezione e dialoghi realistici. Il ritmo è in costante aumento, come un battito che cresce e tiene incollati al libro. Nelle pagine di questo romanzo c’è spazio per gli opposti: per la tenerezza e la sensualità, per la luce e l’ombra, per la felicità e la disperazione.

Questo fragile incanto non è solo un romanzo sull’amore proibito, è anche un romanzo sull’identità femminile: sul peso delle scelte, sulle occasioni perse, sulle fasi della vita, sulle maschere che indossiamo e su quanto sia difficile fare i conti con i propri sentimenti, quando questi ci portano in luoghi inaspettati,  inesplorati, ma semplicemente incantevoli.

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INFORMAZIONI UTILI

  • Autrice: Lisa Guerrini di Bologna, laureata in Lettere Moderne presso l’università di Bologna, lavora come impiegata amministrativa. Vive con il marito e due gatti. Ama la musica classica e quella rock e, quando non scrive, ama perdersi in giardini secolari, ville storiche e castelli. Si definisce “un’ansiosa sognatrice perfezionista”. Nel 2023 è uscito il suo primo romanzo “Violetta selvatica”, edito da Another Coffee Stories.

  • Titolo: Questo fragile incanto

  • Casa editrice: Another Coffee Stories (2025)

  • Libro cartaceo: 15, 00 Euro

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